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Wadi AlFann, “La Valle dell’Arte”, lancia il programma artistico e culturale di pre-opening ad AlUla con la prima mondiale di Nine Songs

• Una nuova rappresentazione in linea col luogo e ispirata all’antica poesia cinese andrà in scena al tramonto in una valle desertica ricca di millenni di eredità culturale.
• Wadi AlFann sarà sede di opere d’arte contemporanea su larga scala, che definiranno un’epoca, collocate in modo permanente nel paesaggio monumentale di questa valle a partire dal 2024
• Il programma culturale di Wadi AlFann comprenderà anche mostre, residenze d’artisti, simposi e opportunità educative

Wadi AlFann, una nuova maestosa destinazione culturale e globale che si estende per 65 kmq nel deserto di AlUla, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, presenta la prima mondiale di Nine Songs, che si terrà venerdì 25 e sabato 26 novembre 2022. Questo spettacolo teatrale di musica all’aperto, in sintonia col luogo, si svolge nello straordinario paesaggio di una regione incastonata in millenni di patrimonio naturale, storico e culturale.

Commissionato dalla Royal Commission for AlUla (RCU) e creato dalla musicista, vocalista e direttrice artistica cinese Rui Fu, Nine Songs riunisce un ensemble di artisti di livello mondiale provenienti da tutto il mondo. Insieme al co-direttore artistico Farooq Chaudhry e alla direttrice musicale Jocelyn Pook, il nuovo lavoro di Fu si ispira alla Chu Ci (Canti di Chu), un’antica antologia di poesie romantiche cinesi del I secolo a.C., e risponde alla teatrale topografia, ai panorami ondulati e alle notevoli strutture geologiche di AlUla.

Nine Songs si ispira alla raccolta Jiu Ge, una delle diciassette sezioni dei Canti di Chu, le cui poesie sono preghiere alle nuvole, alle montagne e ai fiumi. La performance rituale si svolge sullo sfondo delle splendide pareti dei monti e dei canyon di arenaria di AlUla, reimmaginando il legame sublime, delicato e ancestrale tra arte, paesaggio e umanità, collegando la musica e il movimento con il terreno circostante.

Rui Fu è specializzata nell’interpretazione improvvisata e impressionistica delle tradizioni musicali etniche cinesi. Fortemente influenzata dalla flessibilità temporale, timbrica e ritmica di queste tradizioni, collabora con musicisti di tribù minoritarie in Cina per esplorare pratiche indigene e strumenti rari ed è nota per cantare in un suo linguaggio inventato e non lessicale che trascende le barriere culturali.

Nine Songs vede la performance vocale di Fu accompagnata da nuove composizioni eseguite al violino, all’arpa, al dulcimer, all’oud, al guqin e ai tamburi taiko, con i costumi e la scenografia disegnati da Marie Cantenys e Margaux Lalanne e le luci di Fabiana Piccioli. Lo spettacolo, che si svolge su un palcoscenico circolare nel deserto al tramonto, cerca una comunanza con rituali e pratiche di culture diverse, con la natura che funge da forza unificante tra di esse.

Wadi AlFann, che significa “Valle dell’Arte”, offre una grande opportunità di sperimentare l’arte in dialogo con la natura. Questo sito unico vedrà opere di grandi dimensioni, che definiscono un’epoca, realizzate appositamente per questo luogo da alcuni degli artisti più coinvolgenti del mondo, collocate in modo permanente in un paesaggio monumentale. Le prime cinque opere, realizzate da Manal AlDowayan, Agnes Denes, Michael Heizer, Ahmed Mater e James Turrell, saranno completate nel 2024 e segneranno l’inizio di un programma continuo di commissioni.

Coprodotta dalla Royal Commission for AlUla e da Skye Blue Productions, la rappresentazione di Nine Songs segna l’inizio del programma di pre-opening di Wadi AlFann, che includerà anche mostre temporanee, residenze d’artisti e simposi pubblici. L’inaugurazione delle prime cinque opere d’arte nel 2024 sarà accompagnata da un programma pubblico che offrirà opportunità educative, sessioni con professionisti delle arti, masterclass per creativi locali e altro ancora.

AlUla è una regione maestosa, ricca di patrimonio naturale e creativo, che vanta un’eredità di scambi interculturali. Sede dell’antica città nabatea di Hegra, primo patrimonio mondiale dell’UNESCO in Arabia Saudita, la regione è stata crocevia degli scambi culturali per millenni, trovandosi storicamente sulla via del commercio dell’incenso e un tempo capitale dell’antico Regno di Dadan. Oggi è un museo vivente di tradizioni, arte e natura, che sta ravvivando la sua eredità come destinazione culturale vitale.

Rui Fu, direttrice artistica di Nine Songs, ha affermato:

“Sono spesso affascinata dalla storia dei nostri antenati che, vedendo l’immensità della terra e del cielo, hanno dato voce al loro primo canto. Ritornare a quello stato di meraviglia e smarrimento è stato a lungo il mio punto di partenza. Mi sono sforzata di costruire uno spazio musicale in cui poter ricollegarmi, attraverso la voce, ai rituali di riverenza e alle sensibilità primordiali che ci permettono di portare avanti nel tempo ricordi essenziali. L’antica terra di AlUla è quindi il luogo adatto per presentare Nine Songs per la prima volta.

“Le mie esperienze d’infanzia in Cina, Regno Unito e Stati Uniti e i miei viaggi in oltre 30 paesi mi hanno portato a utilizzare nei miei canti un linguaggio spontaneamente inventato, per adattarmi agli strumenti di diverse luoghi. Questi ricordi sparsi sono ora la spina dorsale della nostra interpretazione delle Nine Songs, risalenti a 2.600 anni fa, che illustrano gli strati del nostro essere dalla nascita alla morte”.

Nora Aldabal, direttrice esecutiva delle arti e della creatività di Royal Commission for AlUla, ha detto:

“Nine Songs” è un omaggio alla tradizione artistica secolare, ed è per questo che l’antica terra di AlUla è il luogo perfetto per la sua première. Royal Commission for AlUla ha commissionato quest’opera per la spettacolare location di Wadi AlFann come tributo al profondo legame tra arte e natura che si trova in questa valle unica. Toccando i temi dell’ancestralità, della civiltà e dell’umanità, l’opera di Rui Fu è in stretta risonanza con le persone di tutto il mondo, indipendentemente dalla cultura, dalla lingua o dal background. Nine Songs è un modo spettacolare per lanciare il programma di attività pubbliche di Wadi AlFann, attraverso il quale le comunità locali e i visitatori possono sperimentare le arti e la cultura come fonte di educazione e arricchimento”.

-FINE-

Per ulteriori informazioni su Wadi AlFann visitare:
www.livingmuseum.com
@artsalula
#wadialfann

NOTE PER I MEDIA

Informazioni:

Nine Songs

Date: venerdì 25 e sabato 26 novembre

Apertura porte: ore 17.30

Spettacolo: ore 20.00 (durata 75 minuti)

Luogo: Padiglione Art in the Landscape (servizio navetta gratuito dal parcheggio al sito dello spettacolo)

Prezzo: Early Bird 99 SAR / Standard 150 SAR

Link per la prenotazione: https://www.experiencealula.com/en/discover-alula/arts-culture/wadi-alfann/nine- songs

Su Wadi AlFann

Wadi AlFann, che significa “Valle dell’Arte”, sarà una nuova e sorprendente destinazione culturale globale per l’arte contemporanea, dove opere che definiscono un’epoca, realizzate da alcuni degli artisti più coinvolgenti di tutto il mondo, saranno collocate in modo permanente nel paesaggio monumentale di AlUla, la straordinaria regione desertica dell’Arabia Saudita nord-occidentale, ricca di migliaia di anni di patrimonio naturale, storico e culturale.

Le nuove grandi opere, ispirate al luogo, di Manal AlDowayan (nata nel 1973, Arabia Saudita), Agnes Denes (nata nel 1931, Ungheria), Michael Heizer (nato nel 1944, Stati Uniti), Ahmed Mater (nato nel 1979, Arabia Saudita) e James Turrell (nato nel 1943, Stati Uniti) saranno le prime cinque concepite per Wadi AlFann, una spettacolare valle di circa 65 chilometri quadrati. Queste prime cinque opere saranno completate e inaugurate entro il 2024, segnando l’inizio di un programma continuo di lavori a cura di altri artisti e attività che saranno annunciati.

Creati da alcuni dei più rinomati pionieri della land art e da artisti all’avanguardia nell’arte contemporanea, i concetti, la visione e la dimensione epica delle commissioni intergenerazionali di Wadi AlFann segnano un nuovo capitolo nella storia dell’arte. Accostata alle tracce storiche delle antiche comunità del deserto, questa vetrina senza precedenti, ambiziosa e visionaria di opere d’arte contemporanea continuerà a crescere negli anni a venire, aggiungendosi all’eredità di questo luogo millenario.

Wadi AlFann offrirà una grande opportunità di sperimentare l’arte in dialogo con la natura. Imparando dal deserto, gli artisti rispondono al paesaggio di AlUla, traendo ispirazione dalla sua topografia teatrale, dai panorami ondulati, dalle incredibili strutture geologiche e dal complesso ecosistema naturale. Le opere saranno realizzate nel rispetto del paesaggio, sullo sfondo delle stupefacenti scogliere di arenaria e dei canyon del vasto territorio.

Wadi AlFann offrirà alle comunità locali opportunità senza precedenti di sperimentare l’arte come fonte di educazione e arricchimento. Attraverso la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo di competenze e il coinvolgimento di creativi locali, Wadi AlFann rafforzerà l’economia culturale di AlUla, ispirando una nuova generazione di professionisti dell’arte e migliorando la qualità della vita dei suoi residenti. Questa nuova, fantastica destinazione diventerà meta ambita per gli amanti dell’arte, dell’avventura e i globetrotter di tutto il mondo che saranno trasportati in un viaggio culturale e trasformativo in un luogo unico, ricco di meraviglie creative e geografiche, dando continuità alla storia della regione come luogo di scambio interculturale.

Il comunicato stampa completo su Wadi AlFann è disponibile qui.

Royal Commission for AlUla

Royal Commission for AlUla (RCU) è stata fondata per decreto reale nel mese di luglio 2017 per proteggere e salvaguardare AlUla, una regione di eccezionale ricchezza culturale e naturale situata nel nord-ovest dell’Arabia Saudita. RCU sta dando inizio ad un piano a lungo termine che crei uno sviluppo sensibile e sostenibile della regione, riaffermando la sua peculiarità nell’essere una delle principali destinazioni archeologiche e culturali del paese e preparandola ad accogliere i visitatori dal mondo. Il processo di sviluppo di RCU della regione di AlUla prevede una vasta gamma di iniziative che comprendono archeologia, turismo, cultura, istruzione e arte riflettendo l’ambizioso impegno dell’Arabia Saudita nello sviluppo del turismo delineato nella Vision 2030.

Su AlUla

Situata a 1.100 km da Riyadh, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, AlUla è un luogo dallo straordinario patrimonio naturale e umano. La vasta area, che si estende per 22.561 km², comprende una lussureggiante valle di oasi, imponenti montagne di arenaria e antichi siti del patrimonio culturale che risalgono a migliaia di anni fa, quando regnavano i regni Lihyan e Nabateo.

Il sito più noto e riconosciuto di AlUla è Hegra, il primo patrimonio mondiale dell’UNESCO in Arabia Saudita. Antica città di 52 ettari, Hegra era la principale città meridionale del Regno Nabateo ed è composta da 111 tombe ben conservate, molte delle quali con elaborate facciate scavate negli affioramenti di arenaria che circondano l’insediamento urbano cinto da mura. Le ricerche attuali suggeriscono che Hegra fosse l’avamposto più meridionale dell’Impero romano dopo la conquista dei Nabatei da parte dei Romani nel 106 d.C. Oltre a Hegra, AlUla ospita anche l’antica Dadan, capitale dei regni di Dadan e Lihyan e considerata una delle città più sviluppate del I millennio a.C. della penisola arabica, e Jabal Ikmah, una biblioteca a cielo aperto con centinaia di iscrizioni e scritti in molte lingue diverse. Anche la Città Vecchia di AlUla, un labirinto di oltre 900 case in mattoni di fango sviluppatesi almeno a partire dal XII secolo, e la Ferrovia dell’Hijaz e il Forte di Hegra, luoghi chiave nella storia e nelle conquiste di Lawrence d’Arabia.

Per ulteriori informazioni contattare:

Martinengo Communication
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