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Le migliori pratiche scientifiche della Royal Commission for AlUla consentono la più grande reintroduzione di fauna autoctona: più di 1.500 animali rilasciati in cinque fasi quest’inverno

• Orici, stambecchi e due specie di gazzelle tornano nel loro habitat in tre riserve naturali
• La crescita numerica indica i progressi delle aree protette nella regione di AlUla, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita

AlUla, Arabia Saudita, 22 febbraio 2023: La Royal Commission for AlUla (RCU), sulla base del successo delle precedenti reintroduzioni di specie autoctone nel loro habitat naturale nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, ha avviato il suo più grande rilascio di animali.

Il rilascio in cinque fasi comprenderà fino a 1.580 animali di quattro specie diverse – gazzelle arabe, gazzelle del deserto, orici arabi e stambecchi nubiani – in tre riserve naturali di AlUla: Sharaan, Wadi Nakhlah e AlGharameel.

Questo è di gran lunga il più grande rilascio da quando il programma di reintroduzione di RCU è iniziato nel febbraio 2019. La formazione di zone centrali di conservazione per la vegetazione autoctona, lo sviluppo di nuove infrastrutture, tra cui recinti di quarantena, studi di preparazione del sito e il monitoraggio dei rilasci precedenti – attraverso collari di localizzazione satellitare, fototrappole e il lavoro di ranger di RCU – hanno permesso questa crescita. Gli studi scientifici e la preparazione preliminare di RCU hanno posto le basi per un aumento di cinque volte rispetto al numero totale di animali rilasciati all’inizio del 2022.

La reintroduzione degli animali arricchisce l’ambizioso piano di RCU di dar vita a sei riserve naturali, rigenerando AlUla come destinazione leader a livello mondiale per il patrimonio culturale e naturale. Le sei riserve si estenderanno per oltre 12.400 kmq, un’area più grande del Libano. La reintroduzione di un numero così alto di animali è un indicatore dei progressi delle riserve, perché gli animali rilasciati prosperano solo se l’ecosistema è sostenibile.

Stephen Browne, Wildlife & Natural Heritage Executive Director per la Royal Commission for AlUla, ha dichiarato: “Seguendo le migliori pratiche internazionali, RCU sta risvegliando il potere dell’equilibrio della natura. Siamo un attore in rapida crescita nella conservazione attraverso iniziative di biodiversità che includono la reintroduzione di specie, il ripristino degli habitat, la gestione delle aree protette e la conservazione del leopardo arabo. Le iniziative di conservazione e restauro di RCU stanno portando avanti con successo la rivitalizzazione dell’habitat naturale di AlUla – e un giorno reintrodurremo il leopardo arabo nelle terre selvagge di AlUla”.

La reintroduzione del leopardo arabo, un predatore apicale, rappresenterebbe la pietra miliare della rigenerazione delle riserve ed è prevista per il 2030. L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) classifica il leopardo arabo come gravemente minacciato in natura.

Complessivamente, il rilascio in cinque fasi di questo inverno comprende circa 650 gazzelle arabe, 550 gazzelle del deserto, 280 orici arabi e 100 stambecchi nubiani. La prima fase, il 10 gennaio, ha visto la liberazione di circa 80 animali.

Secondo le linee guida della IUCN, il monitoraggio successivo al rilascio è essenziale per qualsiasi programma di reintroduzione. Il monitoraggio degli animali appena rilasciati sarà effettuato con strumenti di analisi software SMART, fototrappole e collari di localizzazione satellitare. È la prima volta che i collari, leggeri e alimentati a energia solare, vengono utilizzati per le specie di ungulati nella regione. L’aumento del monitoraggio accelererà le ricercche diRCU e la comprensione dell’equilibrio all’interno dell’ecosistema, consentendo rilasci futuri e una migliore gestione dell’habitat naturale degli animali.

Yousef S Alfaifi, zoologo di RCU, ha dichiarato: “La reintroduzione degli animali da parte di RCU è condotta in linea con le migliori pratiche e le linee guida dell’IUCN, tra cui la quarantena prima del rilascio, il monitoraggio dopo il rilascio e l’analisi approfondita dei risultati del monitoraggio”. Il dipartimento Wildlife and Natural Heritage di RCU adotta un approccio leader a livello mondiale e socialmente responsabile per conservare la biodiversità e il patrimonio naturale di AlUla attraverso il ripristino degli habitat e la reintroduzione della fauna selvatica autoctona”.

Gli animali rilasciati provengono da fonti di conservazione rispettate in KSA e negli Emirati Arabi Uniti. RCU ha condotto un approfondito screening genetico e fisico degli animali e controlli sanitari per garantire la loro idoneità al rilascio in natura.

-FINE-

 

*Immagine: Gazzelle del deserto vengono liberate nella Riserva naturale di Sharaan, nella regione di AlUla, in Arabia Saudita, il 10 gennaio 2023. (Credit: Royal Commission for AlUla)

Risorse multimediali:
Immagini e video disponibili al presente link

Nota per i redattori:
È sempre AlUla / non Al-Ula

Su Royal Commission for AlUla
Royal Commission for AlUla (RCU) è stata fondata per decreto reale nel mese di luglio 2017 per proteggere e salvaguardare AlUla, una regione di eccezionale ricchezza culturale e naturale situata nel nord-ovest dell’Arabia Saudita. RCU sta dando inizio ad un piano a lungo termine che crei uno sviluppo sensibile e sostenibile della regione, riaffermando la sua peculiarità nell’essere una delle principali destinazioni archeologiche e culturali del paese e preparandola ad accogliere i visitatori dal mondo. Il processo di sviluppo di RCU della regione di AlUla prevede una vasta gamma di iniziative che comprendono archeologia, turismo, cultura, istruzione e arte riflettendo l’ambizioso impegno dell’Arabia Saudita nello sviluppo del turismo delineato nella Vision 2030.

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