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Wadi AlFann, AlUla. Courtesy of the Royal Commission for AlUla

Journeys in Land Art, Towards Wadi AlFann, AlUla. Wadi AlFann Showcase durante La Biennale di Venezia. Abbazia di San Gregorio, Venezia, 16 – 30 aprile 2024

  • Una collezione di opere esposte durante la 60° Esposizione Internazionale d’Arte de La Biennale di Venezia offre un’anteprima di Wadi AlFann e mette in luce i primi cinque artisti coinvolti
  • Saranno esposti rendering, disegni, maquette e interviste relative a Wadi AlFann
  • Wadi AlFann è un’esposizione di land art che si estende per 65 kmq e che segnerà un nuovo capitolo nella storia dell’arte

Wadi AlFann presenta Journeys in Land Art, Towards Wadi AlFann, AlUla, una mostra nel contesto della 60° Esposizione Internazionale d’Arte de La Biennale di Venezia che mette in luce i primi cinque artisti coinvolti in Wadi AlFann, una nuova destinazione per l’arte contemporanea. Saranno esposti una serie di rendering, disegni, maquette e interviste, tra cui  i disegni selezionati da Manal AlDowayan – l’artista incaricata di rappresentare l’Arabia Saudita presso La Biennale di Venezia 2024 – nel corso dei suoi workshop partecipativi con le comunità di AlUla, oltre a maquette e rendering di Ahmed Mater. Visite guidate saranno disponibili il 18, 19, 20, 25, 26 e 27 aprile.

Wadi AlFann, che significa “Valle dell’Arte”, sarà una nuova e sorprendente destinazione culturale globale per l’arte contemporanea, un luogo in cui opere epocali di alcuni degli artisti più interessanti del mondo saranno collocate in modo permanente nel paesaggio monumentale di AlUla, una straordinaria regione desertica dell’Arabia Saudita nordoccidentale con una storia millenaria e un ricco patrimonio naturale, storico e culturale. Situata in un’area che si estende per 65 chilometri quadrati, questa destinazione culturale unica segnerà un nuovo capitolo nella storia dell’arte. I primi cinque artisti coinvolti che stanno creando nuove opere site-specific e su larga scala per Wadi AlFann, sono Manal AlDowayan, Agnes Denes, Michael Heizer, Ahmed Mater e James Turrell.

Questi artisti segnano l’inizio di un programma di commissioni in corso, insieme ad altri che saranno presto annunciati. Imparando dal deserto, gli artisti coinvolti si ispireranno alla sua spettacolare topografia, ai panorami ondulati, alla straordinaria geologia e al complesso ecosistema. Le opere saranno realizzate nel rispetto del paesaggio, sullo sfondo delle splendide formazioni di arenaria e dei canyon di questo vasto territorio.

In mostra al pubblico di Venezia nell’esposizione di Wadi AlFann, due maquette e una serie di rendering di Ahmed Mater rivelano i progetti dell’artista per la sua commissione, intitolata Ashab Al-Lal, un’installazione che trae ispirazione dai pensatori scientifici e filosofici dell’età dell’oro islamica e che esplorerà lo spazio mitico tra immaginazione soggettiva e realtà oggettiva generando un miraggio all’interno delle dune di sabbia.

Nell’ambito dell’esposizione di Wadi AlFann sono in mostra anche disegni selezionati da Manal AlDowayan – l’artista che rappresenta l’Arabia Saudita alla Biennale di Venezia 2024. Questi disegni sono frutto dei suoi laboratori partecipativi con le comunità di AlUla, con oltre 700 partecipanti che sono stati invitati a rappresentare le proprie storie personali su carta. Le rappresentazioni delle opere esposte spaziano dalle case, i quartieri, i ricordi e le storie familiari dei partecipanti, fino alla flora, la fauna, le tradizioni culinarie e le espressioni creative astratte; ogni opera riflette la vita, la cultura e l’identità degli abitanti di AlUla. Questi disegni e queste storie saranno infine inscritti nelle pareti della sua opera commissionata per Wadi AlFann intitolata Oasis of Stories, un’installazione labirintica ispirata alle pareti della Old Town di AlUla che inviterà gli spettatori a camminare attraverso i suoi passaggi.

Questi lavori sono affiancati da interviste ai primi cinque artisti di Wadi AlFann che offrono uno sguardo affascinante sulla loro pratica e visione creativa. Insieme, le opere esposte accompagnano i visitatori nel viaggio verso l’apertura di Wadi AlFann.

Nora Aldabal, Executive Director of Arts and Creative Industries, Royal Commission for AlUla ha commentato:

“Siamo lieti di presentare Wadi AlFann durante la 60ª Esposizione Internazionale d’Arte de La Biennale di Venezia, attraverso l’esposizione Wadi AlFann. La mostra offre uno sguardo sul viaggio verso la nuova destinazione globale di AlUla per la land. Iniziative artistiche visionarie come Wadi AlFann svolgono un ruolo cruciale nella strategia di sviluppo di AlUla e non vediamo l’ora che possiate viverle di persona”.

FINE

 

Journeys in Land Art, Towards Wadi AlFann, AlUla; Abbazia di San Gregorio, Venezia; 16 – 30 aprile 2024.

Date dell’esposizione:
16 – 30 Aprile 2024

Orari di apertura:
16 aprile – 08:30 – 10:00 (anteprima privata)
16 aprile – 10:00 – 18:00
Dal 17 al 30 aprile – 09:00 – 18.00

Programma:
Venerdì 19 aprile – The Book as Public Art – dalle 12:30 alle 13:30

Wadi AlFann Publications presenta i libri d’artista: Oasis of Stories e The Desert Field Guide.

L’artista saudita Manal AlDowayan, insieme all’artista statunitense Mark Dion, discutono del libro come opera d’arte, di come la partecipazione sia al centro della loro pratica e di cosa raccontano i loro libri d’artista sul deserto.

Da giovedì 18 a sabato 20 e da giovedì 25 a sabato 27 aprile: visite guidate giornaliere dalle 16:00 alle 17:30

 

Scopri di più:

www.livingmuseum.com

 

Per ulteriori informazioni stampa:

Martinengo Communication          

Lorenzo Martinengo – [email protected]

 

Su Wadi AlFann:

Wadi AlFann, ovvero “Valle dell’Arte”, sarà una nuova destinazione culturale globale per l’arte contemporanea, dove opere epocali realizzate da alcuni degli artisti più interessanti del mondo saranno collocate, in modo permanente, nel paesaggio monumentale di AlUla, la straordinaria regione desertica dell’Arabia Saudita nordoccidentale con una storia millenaria e un ricco patrimonio naturale, storico e culturale.

Le nuove grandi opere site-specific di Manal AlDowayan (nata nel 1973, Arabia Saudita), Agnes Denes (nata nel 1931, Ungheria), Michael Heizer (nato nel 1944, Stati Uniti), Ahmed Mater (nato nel 1979, Arabia Saudita) e James Turrell (nato nel 1943, Stati Uniti) saranno le prime cinque concepite per Wadi AlFann, una spettacolare valle di circa 65 chilometri quadrati. Queste prime cinque opere segneranno l’inizio di un programma continuo di commissioni, con altri artisti e attività che verranno annunciati.

Creati da alcuni dei più rinomati pionieri della land art e da artisti all’avanguardia nella pratica contemporanea, i concept, la visione e la scala epica delle commissioni intergenerazionali di Wadi AlFann segnano un nuovo capitolo nella storia dell’arte. Accostata alle testimonianze storiche delle antiche comunità del deserto, questa ambiziosa e visionaria esposizione di opere d’arte contemporanea continuerà a crescere negli anni a venire, arricchendo l’eredità di questo luogo millenario.

Wadi AlFann offrirà l’opportunità di sperimentare l’arte in armonia con la natura. Imparando dal deserto, gli artisti coinvolti si ispireranno alla sua spettacolare topografia, ai panorami ondulati, alla straordinaria geologia e al complesso ecosistema. Le opere saranno realizzate nel rispetto del paesaggio, sullo sfondo delle splendide formazioni di arenaria e dei canyon di questo vasto territorio.

Wadi AlFann offrirà alle comunità locali opportunità senza precedenti di sperimentare l’arte come fonte di educazione e arricchimento. Attraverso la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo di competenze e il coinvolgimento dei creativi locali, Wadi AlFann rafforzerà l’economia culturale di AlUla, ispirando una nuova generazione di professionisti dell’arte e migliorando la qualità della vita dei residenti. Questa nuova destinazione epica accoglierà anche gli amanti dell’arte, gli avventurieri e i viaggiatori di tutto il mondo. Permetterà a tutti di intraprendere un viaggio culturale trasformativo in un luogo unico di meraviglia creativa e geografica, dando seguito alla tradizione della regione come luogo di scambio interculturale.

Su AlUla:

Situata a 1.100 km da Riyadh, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, AlUla è un luogo dallo straordinario patrimonio naturale e umano. La vasta area, che si estende per 22.561 km², comprende una lussureggiante valle di oasi, imponenti montagne di arenaria e antichi siti del patrimonio culturale che risalgono a migliaia di anni fa, quando regnavano i regni Lihyan e Nabateo.

Il sito più noto e riconosciuto di AlUla è Hegra, il primo patrimonio mondiale dell’UNESCO in Arabia Saudita. Antica città di 52 ettari, Hegra era la principale città meridionale del Regno Nabateo ed è composta da oltre 110 tombe ben conservate molte delle quali con elaborate facciate scavate negli affioramenti di arenaria che circondano l’insediamento urbano cinto da mura.

Le ultime ricerche effettuate suggeriscono inoltre che Hegra fosse l’avamposto più a sud dell’Impero-Romano dopo la conquista dei Nabatei avvenuta nel 106.

Oltre a Hegra, AlUla ospita anche l’antica Dadan, capitale dei regni di Dadan e Lihyan e considerata una delle città più sviluppate del I millennio a.C. nella penisola arabica, e Jabal Ikmah, una biblioteca a cielo aperto con centinaia di iscrizioni diverse, recentemente inserita nel registro della memoria del mondo dell’UNESCO. Anche il villaggio della Old Town di AlUla, un labirinto di oltre 900 case in mattoni di fango sviluppatesi almeno dal XII secolo, è stato selezionato nel 2022 dall’UNWTO come uno dei World’s Best Tourism Villages. Inoltre, la Ferrovia dell’Hijaz e il Forte di Hegra, che sono siti chiave nella storia e nelle conquiste di Lawrence d’Arabia.

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.experiencealula.com

Su Royal Commission for AlUla

Royal Commission for AlUla (RCU) è stata fondata per decreto reale nel mese di luglio 2017 per proteggere e salvaguardare AlUla, una regione di eccezionale ricchezza culturale e naturale situata nel nord-ovest dell’Arabia Saudita. RCU sta dando inizio ad un piano a lungo termine che crei uno sviluppo sensibile e sostenibile della regione, riaffermando la sua peculiarità nell’essere una delle principali destinazioni archeologiche e culturali del paese e preparandola ad accogliere i visitatori dal mondo. Il processo di sviluppo di RCU della regione di AlUla prevede una vasta gamma di iniziative che comprendono archeologia, turismo, cultura, istruzione e arte riflettendo l’ambizioso impegno dell’Arabia Saudita nello sviluppo del turismo delineato nella Vision 2030.

Wadi AlFann offrirà una profonda opportunità di sperimentare l’arte in dialogo con la natura. Le opere d’arte saranno create nel rispetto dell’ambiente naturale di AlUla, sullo sfondo delle splendide formazioni di arenaria e dei canyon di questo vasto territorio. Accostata alle tracce storiche delle antiche comunità del deserto, questa visionaria e inedita esposizione d’arte contemporanea continuerà a crescere negli anni a venire, arricchendo l’eredità di questo luogo millenario.

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